Può esistere un Dio personale? - Parte 2
Se per Dio personale intendiamo un Dio creatore dell’universo allora la risposta è sì.
A rendere personale un Dio creatore dell’universo è infatti l’idea che l’universo non è qualcosa di impersonale, non è cioè qualcosa che è privo di una causa unica che lo ha creato.
Ma è piuttosto l’idea che quella causa unica vi sia, e che essendovi si configuri come quel soggetto personale che ha creato l’universo.
La difficoltà sta proprio in questo: nel dimostrare cioè che l’universo non è un insieme di cose che esistono separatamente le une dalle altre, ma vi sia un’origine unica che tiene tutto insieme e che tutto ha determinato.
Una difficoltà che può essere superata nell’ipotesi secondo la quale Dio sia una mente che sta immaginando l’universo perché è chiaro che un Dio come questo si configura come causa unica di tutto l’universo, e quindi anche come un Dio personale.
Se per Dio personale intendiamo un Dio creatore dell’universo allora la risposta è sì.
A rendere personale un Dio creatore dell’universo è infatti l’idea che l’universo non è qualcosa di impersonale, non è cioè qualcosa che è privo di una causa unica che lo ha creato.
Ma è piuttosto l’idea che quella causa unica vi sia, e che essendovi si configuri come quel soggetto personale che ha creato l’universo.
La difficoltà sta proprio in questo: nel dimostrare cioè che l’universo non è un insieme di cose che esistono separatamente le une dalle altre, ma vi sia un’origine unica che tiene tutto insieme e che tutto ha determinato.
Una difficoltà che può essere superata nell’ipotesi secondo la quale Dio sia una mente che sta immaginando l’universo perché è chiaro che un Dio come questo si configura come causa unica di tutto l’universo, e quindi anche come un Dio personale.