Di primo acchito può sembrare impossibile dare una dimostrazione dell’esistenza di un Dio trascendente, intendendo con ciò che se qualcosa si nega dall’ambito della nostra esperienza diretta, è sicuramente qualcosa che non possiamo indagare in modo serio e completo.
Va subito sottolineato come una simile considerazione sarebbe mordace solo qualora si pretendesse di sperimentare direttamente Dio. Il che è un “assurdo in termini” dal momento che Dio è un tutto e come tale non può essere sperimentato da una sua singola parte.
Fortunatamente dimostrare l’esistenza di Dio è diverso dal volerlo sperimentare direttamente, e richiede semplicemente che la sua nozione sia gestibile all’interno di un ragionamento logico.
E dal punto di vista logico la trascendenza di Dio non costituisce un problema, purché sia una nozione che la mente umana sappia rappresentare e quindi porre in corretta relazione con le altre, accorgendosi quando qualcosa la conferma o la contraddice.
Ma prima di procedere oltre è necessario dare una definizione di trascendenza. E nel caso di Dio, il modo corretto di definire la trascendenza è quello di farla equivalere alla sua capacità di porsi al di là delle forme e delle dinamiche dell’universo.
Questo perché se le forme e le dinamiche dell’universo non possono afferrare Dio, Dio non si identificherà con l’universo, ma costituirà quell’uno da cui l’universo stesso è emerso, e sarà dotato rispetto ad esso delle qualità di onnipotenza, onniscienza e onnipresenza.
È facile osservare come una definizione di trascendenza quale quella appena data risulta perfettamente trattabile in modo logico perché fa riferimento a nozioni rappresentabili dalla mente umana, quali la sua capacità di riconoscere le forme e le dinamiche di cui è costituito l’universo.
Detto in altre parole: determinare la trascendenza di Dio risulta un’operazione alla nostra portata.
Occorre semplicemente individuare qualcosa (e questo qualcosa è l’esistenza) che si dimostra estranea alla nostra capacità di riconoscere le forme e le dinamiche, pur essendo presente in tutte le forme e in tutte le dinamiche.